Quando si deve arredare una casa non occorre solo scegliere i mobili giusti, ma è necessario pure saperli ben disporre. Solo in questo modo, infatti, gli ambienti interni presenteranno la caratteristica di essere non solo confortevoli, ma anche funzionali.
Ne consegue che la tecnica progettuale di conformare gli ambienti domestici con i mobili, con i divisori e con le suppellettili, non può essere frutto di improvvisazione ma deve esserci alla base una certa esperienza maturata. In pratica occorre dare fiducia ad una figura che è specializzata in quella che viene definita come architettura degli interni, e che rispetto al passato viene sempre più presa in considerazione nell’ambito della costruzione di edifici non solo pubblici, ma anche privati.
Il professionista che si occupa dell’arredamento della casa viene spesso definito come lo stilista d’interni, ma in realtà è a tutti gli effetti un progettista che deve essere in grado di posizionare mobili e suppellettili in maniera confortevole e funzionale facendo attenzione, tra l’altro, anche all’ottimizzazione degli spazi. In pratica l’architetto avrà fatto un buon lavoro quando all’interno della casa c’è piena armonia tra l’ingombro degli spazi pieni e l’utilizzo degli spazi vuoti.
Per fissare le idee, il lavoro sarà stato fatto a regola d’arte dallo specialista in architettura di interni se chi fruirà degli ambienti domestici non correrà potenziali pericoli per la propria salute, se non ci sono barriere architettoniche, e se c’è un’ottimizzazione a livello non solo di isolamento acustico, ma anche del rapporto tra il comfort ed i consumi energetici.
Per chi volesse approfondire l’argomento, per puro interesse o per passione, sono tanti i testi che trattano il tema riguardante il come arredare gli ambienti domestici. Tra questi segnaliamo ‘Arredamento di interni 1001 idee e trucchi’ di Daniel Delville ed a cura di Paolo Frello. Oppure, in ben cinque volumi, editi da Franco Angeli, c’è il ‘Manuale di architettura d’interni’ di Riccardo Salvi. Nel dettaglio, il primo volume è dedicato all’abitazione, il secondo all’ufficio, il terzo ai bar ed ai ristoranti, il quarto all’albergo ed il quinto per l’architettura d’interni dei negozi.
Per gli approfondimenti storici si consiglia, edito da Einaudi, il testo ‘Interni moderni. Spazi pubblici e privati dal 1850 a oggi’ di Penny Sparke, mentre per le ultime tendenze c’è, edito da Carrocci, ‘Storie d’interni. L’architettura dello spazio domestico moderno’ di Fulvio Irace.
Nato a Salerno il 12 maggio del 1950, Fulvio Irace è un architetto e storico dell’architettura italiano che, dal 1979 ad oggi, ha pubblicato decine di opere monografiche, dalla storiografia architettonica a monografie sugli architetti del passato e fino ad arrivare ai progetti contemporanei con studi su David Chipperfield, Renzo Piano, Odile Decq ed Emilio Ambasz.