Bioedilizia, cos’è e quanto costa

Bioedilizia e bioarchitettura sono dei termini che stanno entrando nel vocabolario degli italiani che ristrutturano casa, in quanto il principio della sostenibilità ambientale è diventato un monito per il futuro.

Ecosostenibilità in edilizia

La modalità di progettare, costruire e gestire un determinato edificio in modo che sia ecosostenibile e che non abbia un impatto negativo sull’ambiente: è questa la definizione di bioedilizia, ma anche quella della bioarchitettura.

L’ambiente è il vero protagonista dell’edilizia moderna, perché se un tempo si pensava che la Terra potesse durare miliardi di anni, la consapevolezza di aver reso debole il proprio pianeta è una colpa che l’essere umano sta espiando, trovando alternative valide per ridurre i danni ambientali. Ad esempio, per limitare gli effetti negativi dei gas di scarico, ci sono le domeniche ecologiche e, nel futuro, ci sarà l’incremento delle auto elettriche, abitazioni con fonti di energia rinnovabile per rinfrescare e riscaldare, e così via. Inutile dire che non ci si improvvisa esperti dall’oggi al domani, anche perché bisogna sapere anche quali sono le fonti rinnovabili e i materiali idonei per la bioarchitettura. Per questo, ditte come https://www.epmroma.it hanno indetto dei corsi di formazione specifici di aggiornamento per chi si occupa del settore della bioedilizia, in quanto si evolve molto velocemente grazie alla continua ricerca e sviluppo di materiali nuovi e tecniche edili non invasive e non inquinanti.

Cosa significa bioedilizia

Bioedilizia è sinonimo di ecologia, anche perché i suoi dettami fanno uso del fotovoltaico, dell’energia solare per l’acqua calda sanitaria, delle biomasse e del geotermico per il riscaldamento. Ristrutturare casa ecologicamente dà anche il diritto a dei bonus e detrazioni fiscali non indifferenti, a seconda dell’intervento da effettuare. L’importante è che ci si rivolga sempre a dei professionisti provvisti delle relative certificazioni, con conoscenze di tecniche costruttive idonee a un ridotto impatto energetico allo scopo di ottenere una abitazione a basso consumo, ecocompatibile e salubre per chi ci andrà ad abitare.

Uno dei principi base della bioedilizia, cardine anche dei corsi indetti per chi si vuole avvicinare a questo settore, è che le risorse naturali sono esauribili, per questo è meglio optare sulla scelta di eco-materiali provenienti da fonti rinnovabili. In questo modo si possono ridurre gli sprechi in fase di produzione e non fabbricare materiali potenzialmente tossici per l’essere umano. E’ anche vero che bisogna studiare accuratamente come rendere un edificio efficiente dal punto di vista energetico, soprattutto confortevole risparmiando sull’elettricità, sull’acqua e sul riscaldamento. Un esempio è installare un sistema per il recupero dell’acqua piovana.  In fondo, alcuni di questi materiali li utilizzavano anche le popolazioni antiche (legno, paglia, mattoni), altre ditte che sposano la causa però cercano tecnologie innovative nel rispetto dell’ambiente, come riciclo delle materie prime ( legno-cemento, fibra di cellulosa).

Prezzi in bioedilizia

Costruire case osservando l’ecosostenibilità non è economico rispetto ai metodi tradizionali, è un dato di fatto, ma il risparmio è a lungo termine nella gestione dell’abitazione, visto che si recupera con un minor costo energetico e di manutenzione. Per costruire una nuova casa in edilizia sostenibile, il valore stimato si aggira tra il 1200 Euro e i 2000 Euro al metro quadro, mentre chi opta per i prefabbricati in bioedilizia, si riesce ad abbattere i costi, ottenendo un preventivo che si aggira tra i 1100 e i 1800 Euro per mq. Ovviamente, se non ci sono vincoli comunali o altri imprevisti in corso d’opera.