La Legge di bilancio 2022 ha prorogato diverse agevolazioni, confermando quelle del 2021 e spostandone la scadenza alla fine del nuovo anno.
Ecco quali:
- BONUS PRIMA CASA UNDER 36: dedicato a tutti coloro che hanno acquistato la prima abitazione, che hanno meno di 36 anni, e con ISEE non superiore a 40.000 euro annui; prevede esenzione dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e catastale, credito di imposta pari all’IVA pagata al momento dell’acquisto, esenzione dall’imposta sostitutiva per i mutui di acquisto, costruzione e ristrutturazione
- SUPERBONUS 110%: applicabile sempre ai lavori di efficientamento energetico, all’installazione impianti fotovoltaici, nonché alla realizzazione del cappotto termico; confermata la proroga al 2023 per condomini e Istituto Autonomo case Popolari -per i primi l’agevolazione continua anche nei due anni successivi, ma si riduce al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025-; garantito per tutto il 2022 il Superbonus sulle case singole a patto che al 30 giugno 2022 sia stato eseguito almeno il 30% dei lavori progettati; prorogato anche per gli impianti fotovoltaici; introdotta un’agevolazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche; prorogato fino al 2025 per i Comuni colpiti da eventi sismici a partire dal 2009
- ECOBONUS: detrazione dal 50 al 65% per gli interventi di efficientamento energetico non rientranti nel Superbonus 110%, quali il bonus tende da sole, il bonus infissi o il bonus caldaia; confermate le detrazioni al 50% per le spese di acquisto e posa in opera di finestre con infissi e schermature solari, nonché per la sostituzione degli impianti di climatizzazione con caldaie a biomassa o a condensazione almeno di classe A –per i condomini che dimostrano indici di prestazione energetica elevata la detrazione sale dal 70 al 75%.
Ecobonus 65% per la riqualificazione energetica degli edifici: cos’è, a cosa serve, quali interventi vi rientrano
La riqualificazione energetica degli edifici gode ancora della detrazione fiscale del 65% fino al 31 dicembre 2024.
Gli interventi agevolabili riguardano:
- pareti, finestre, tetti e pavimenti di edifici esistenti (l’involucro)
- l’adozione di pannelli solari per l’acqua calda domestica
- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione ad aria o ad acqua, piuttosto che con pompe di calore ad alta efficienza o impianti geotermici, o in alternativa di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili
- la sostituzione di scaldacqua tradizionali con modelli a pompa di calore per l’acqua calda sanitaria
- l’acquisto e installazione di sistemi di schermatura dei raggi solari
- l’acquisto, installazione e posa di dispositivi per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento/raffrescamento e produzione di acqua calda.
I tetti massimi di spesa sui quali calcolare la detrazione variano a seconda dell’intervento:
- 846 € (detrazione pari a 100mila) per la riqualificazione energetica di edifici esistenti
- 307 € (detrazione pari a 60mila) per l’involucro, l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda, l’acquisto e posa di schermature solari
- 153 € (detrazione effettiva 30mila) per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale (con tutte le varianti sopracitate) e la sostituzione di scaldacqua.
Per i condomini -su un ammontare di spesa non superiore a 40.000 € moltiplicato per il numero delle unità che lo compongono- spetta:
- il 70%, per interventi su più del 25% della superficie esterna
- il 75% per interventi volti a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva, ottenendo almeno la qualità media indicata nel decreto del Ministro dello sviluppo economico del 26 giugno 2015.
Entrambe queste detrazioni aumentano poi all’80 o 85 qualora i lavori vengano realizzati su edifici che insistono alle zone sismiche 1, 2 o 3 e siano anche finalizzati alla riduzione del rischio sismico.
Condizione indispensabile è che tutti gli interventi di cui sopra avvengano su edifici (o parti di essi) esistenti, di qualunque categoria catastale (anche rurali e strumentali).
Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti residenti e non residenti, che possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di intervento e che sostengano le spese dell’intervento stesso, e dunque:
- le persone fisiche, comprese il familiare convivente e il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato
- i contribuenti con reddito d’impresa
- le associazioni tra professionisti
- gli enti pubblici e privati
- gli Istituti autonomi per le case popolari
- le cooperative di abitazione.
Superbonus 110: cos’è, a cosa serve, quali interventi vi rientrano
I lavori di riqualificazione energetica e riduzione del rischio sismico possono essere realizzati senza sborsare praticamente un euro grazie al Superbonus 110%.
Per accedervi sono richiesti alcuni requisiti:
- un miglioramento di almeno 2 classi energetiche, o in alternativa 1, ma la più alta raggiungibile; tale aumento va certificato da un attestato di prestazione energetica (APE) rilasciato da un tecnico abilitato
- una riduzione del rischio sismico (in caso di adeguamento antisismico è possibile usufruire di una detrazione del 90% sull’acquisto di una polizza assicurativa anticalamità)
- l’applicabilità a non più di due immobili di proprietà.
E passiamo adesso a specificarne le caratteristiche:
- vi rientrano interventi trainanti e trainati: i primi sono però propedeutici ai secondi, per cui, ad esempio, per detrarre la sostituzione degli infissi (intervento trainato) è d’obbligo svolgere uno o più degli interventi trainati che seguono:
- isolamento termico (o cappotto termico) su una quota maggiore del 25% della superficie esterna
- interventi volti alla sostituzione degli impianti di riscaldamento invernale, raffrescamento o fornitura di acqua calda sanitaria con altri centralizzati (ad esempio, a pompa di calore e a condensazione) –detti interventi possono essere realizzati su parti condominiali comuni, su immobili unifamiliari, o su unità indipendenti all’interno di edifici plurifamiliari
- interventi per la riduzione del rischio sismico di una o due classi, anche sulle parti comuni di condomini
- per ogni tipo di intervento ci sono limiti di spesa che variano:
tra gli interventi trainanti:
- per l’isolamento termico (cappotto):
- immobili unifamiliari: massimo 50.000 euro
- edifici da 1 a 8 unità: limite di 40.000 per unità
- edifici con più di 8 unità: massimo 30.000 per unità
- per sostituire gli impianti di caldo/freddo:
- edifici unifamiliari o indipendenti: massimo 30.000
- interventi sulle parti comuni: 20.000 per unità se fino a 8 unità
- con più di 8 unità: massimo 15.000 per unità
per gli interventi trainati:
- installazione di impianti fotovoltaici: massimo 48.000 per unità
- installazione di sistemi di accumulo: 48.000
- sostituzione vecchie finestre: 60.000 per abitazione
- mentre gli immobili di lusso restano esclusi, i beneficiari possono essere:
- i condomìni
- le persone fisiche
- gli istituti di case popolari
- le organizzazioni di volontariato e senza fine di lucro
- cosa e come si detrae:
- oltre quanto già detto, anche costi di progettazione, smaltimento, onorari dei professionisti e perizie; la detrazione avviene o come credito d’imposta, oppure come sconto in fattura, o ancora con la cessione del credito a un soggetto terzo (banche e intermediari finanziari).
Il Bonus Sicurezza
Il Bonus Sicurezza 2022 consiste in una detrazione del 50% di quanto speso per installare:
- sistemi antifurto, allarmi e videosorveglianza
- porte blindate
- saracinesche
- casseforti
- cancellate e recinzioni già presenti da rafforzare
- grate nuove oppure sostituzione di quelle precedenti
- vecchie serrature, lucchetti e catenacci da sostituire
- rilevatori di apertura e di effrazione
- tapparelle metalliche con appositi bloccaggi
- vetri antisfondamento da installare.
Il tutto entro un massimo di 96.000 €.
Il rimborso consiste in detrazione IRPEF suddivise in 10 quote annuali di pari importo.
Il bonus può essere richiesto da chiunque goda di un diritto reale sull’immobile e che materialmente sostengono la spesa.
Tutti i vantaggi di installare inferriate moderne di ultima generazione
Con la loro struttura in metallo, le inferriate vengono posizionate all’esterno dell’infisso per ostacolare l’accesso che da finestre e portefinestre conduce verso l’interno dell’abitazione.
Ad oggi, sono disponibili sul mercato diverse tipologie, che si distinguono principalmente tra fisse e mobili.
Le prime sono saldate alla muratura esterna e non consentono l’apertura.
Le seconde sono strutturate con ante.
Il criterio principale da seguire nella scelta è la classificazione antieffrazione, che si basa su coefficienti obiettivi.
La maggiore è la classe 6, che corrisponde a un alto livello di resistenza ai tentativi di rottura ed effrazione; la minore è 1, propria delle inferriate che resistono solo alla forza fisica.
Nella classe 2 rientrano grate non scassinabili con tenaglie o cacciaviti.
La 3 indica sistemi inviolabili con porco e martelli perforanti.
I livelli 4 e 5 resistono rispettivamente a strumenti perforanti e attrezzi molto rumorosi.
Le inferriate di classe 5 e 6 però non sono utilizzate per le abitazioni, ma per i caveau delle banche e i luoghi pubblici sensibili.
Le inferriate odierne: belle e di design pur essendo sicure
Rispetto ai modelli passati, quelli moderni non abbattono la quota di luce in entrata, e non avviliscono l’estetica.
Le tipologie fisse vengono generalmente realizzate in ferro battuto.
Semplice da plasmare, con questo materiale si ottengono forme più elaborate -da decori floreali a composizioni geometriche.
Sovente realizzate da artigiani, hanno un costo più sostenuto.
Le inferriate in alluminio sono sinonimo di leggerezza e semplicità di manutenzione.
Sposano comunque le richieste del design odierno, grazie ad un’ampia gamma di forme e colori, anche se in merito a sicurezza e resistenza perdono qualche punto rispetto agli altri materiali.
Simili a quelle in alluminio sono i prodotti realizzati in acciaio, ma con una maggiore qualità e sicurezza che ne aumentano l’impenetrabilità.
A livello di manutenzione impegnano poco o nulla, in quanto l’acciaio usato è anti-corrosione, e non necessitano di lubrificazione, grazie alle parti teflonate che impediscono l’attrito.
Dunque, l’evoluzione tecnologica odierna, posta al servizio della sicurezza e dell’estetica, consente di produrre e commercializzare inferriate moderne che non solo sono belle e caratterizzanti, ma anche volendo amovibili e perfino a completa scomparsa, per soddisfare qualsiasi tipo di esigenza…