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Tetti in legno lamellare per cantine: la firma di stile dell’Emilia-Romagna e della Toscana

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di Redazione

24/09/2025

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Nel cuore dell’Emilia-Romagna e della Toscana, dove il paesaggio è un intreccio di colline morbide, filari ordinati e borghi antichi, l’architettura non è mai solo funzionale: è parte integrante della cultura e dell’identità del territorio. Questo vale in modo particolare per edifici come le cantine vinicole, luoghi dove tradizione agricola e design si incontrano per trasmettere storie e sapori della terra. Qui, sempre più spesso, il legno lamellare si afferma come materiale d’elezione per le coperture, offrendo una combinazione unica di bellezza, prestazioni tecniche e sostenibilità.

Legno lamellare: estetica e funzionalità al servizio delle case vinicole

Il legno lamellare non è semplice legno massello: è il risultato di un processo industriale che incolla e pressa lamelle selezionate, garantendo resistenza, stabilità dimensionale e possibilità di realizzare grandi luci senza l’utilizzo di pilastri intermedi. Questo aspetto è particolarmente apprezzato nelle cantine vinicole, dove ci si ritrova a fare i conti con ampi spazi liberi che hanno la funzione di ospitare botti, macchinari e aree di degustazione senza ostacoli visivi. Dal punto di vista estetico, il legno porta con sé un calore visivo e tattile che si integra armoniosamente sia con i materiali tipici delle cantine, come pietra, laterizio, acciaio corten, sia con le attrezzature presenti usate per la produzione del vino come fermentatori e serbatoi. Una copertura in legno lamellare a vista diventa così parte dell’esperienza del visitatore, trasmettendo immediatamente un senso di accoglienza e di legame con la natura.

Emilia-Romagna e Toscana: un territorio ideale

Non è un caso che proprio in Emilia-Romagna e Toscana il legno lamellare sia così diffuso per le coperture di cantine e frantoi. Queste regioni, da sempre vocate alla viticoltura di qualità, sono anche sensibili all’architettura che rispetta e valorizza il paesaggio. In Emilia-Romagna, molte delle cantine situate nella provincia di Rimini e Forlì hanno scelto tetti e coperture in legno lamellare sia per edifici di nuova costruzione che per ampliamenti o ristrutturazioni di strutture storiche. Il risultato è un’architettura che dialoga con il contesto rurale, capace di fondere tradizione e innovazione. In Toscana, la tendenza è simile: cantine famose nel Chianti, in Maremma e nella Val d’Orcia hanno adottato coperture in legno lamellare non solo per la loro bellezza, ma anche per le prestazioni in termini di isolamento termico e acustico e per la possibilità di fornire soluzioni ingegneristiche formidabili con tempistiche d’installazione molto ridotte.

Benefici tecnici per una cantina vinicola

Oltre al valore estetico, il legno lamellare offre vantaggi concreti per le esigenze specifiche di una cantina:
  • isolamento termico naturale: il legno è un ottimo isolante e contribuisce a mantenere costante la temperatura interna, riducendo il fabbisogno di energia per il raffrescamento estivo e il riscaldamento invernale. Questo ovviamente comporta per un’attività anche un abbattimento dei costi di riscaldamento o raffreddamento;
  • resistenza strutturale: grazie al processo di produzione, il lamellare sopporta carichi importanti e consente coperture con ampie campate, ideale per grandi sale di vinificazione. Inoltre, la sua versatilità porta questo materiale ad essere adatto ad usi anche molto estrosi e di design, come la creazione di cupole, travi inflesse e strutture ricurve che possono superare anche i 70 metri di luce libera;
  • comportamento al fuoco prevedibile: a differenza del metallo, il legno lamellare carbonizza in superficie e mantiene più a lungo la resistenza strutturale in caso di incendio. Inoltre, è un materiale che si adatta a condizioni metereologiche estreme come ampi sbalzi di temperatura, presenza di salsedine o neve, o di umidità che può portare alla creazione di muffe o all’attacco di insetti;
  • durabilità: con adeguati trattamenti, il legno lamellare diventa il materiale perfetto per resistere all’umidità e agli sbalzi termici tipici degli ambienti vinicoli.

L’impatto sul marketing del vino

Non va sottovalutato l’impatto che l’architettura ha sul marketing e sul posizionamento di una cantina. In un’epoca in cui l’enoturismo è in forte crescita, il visitatore cerca esperienze sensoriali complete: il gusto del vino si intreccia con la vista di paesaggi e spazi architettonici suggestivi. Un tetto in legno lamellare a vista, magari illuminato da lucernari o ampie vetrate, contribuisce a creare un’atmosfera autentica e memorabile. Questo si traduce in fotografie condivise, passaparola positivo e maggiore riconoscibilità del marchio.

Sostenibilità e bioedilizia

Un ulteriore punto di forza è la sostenibilità: il legno lamellare proviene generalmente da foreste certificate, gestite in maniera responsabile. La produzione richiede meno energia rispetto a cemento e acciaio, e le strutture in legno immagazzinano CO₂ per tutta la loro vita utile. Per le cantine vinicole, che spesso fanno della sostenibilità un valore chiave, questo aspetto diventa un argomento di comunicazione coerente con la propria filosofia aziendale. In Emilia-Romagna e Toscana, come del resto in tante altre regioni del territorio italiano, il legno lamellare si sta affermando come la scelta ideale per le coperture di cantine vinicole, frantoi e altre strutture legate all’agricoltura di qualità. Come abbiamo visto si tratta di un materiale che rispetta l’ambiente, valorizza l’architettura e contribuisce al successo dell’esperienza enoturistica. Che si tratti di una nuova costruzione o della ristrutturazione di un edificio storico, investire in una copertura in legno lamellare significa creare un ponte fra passato e futuro, fra natura e tecnologia, fra vino e architettura.
Redazione

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