Come sfruttare le rinnovabili nelle zone residenziali con eleganza ed efficienza, e magari con l’incentivo.
Sostenibilità ambientale, lotta all’inquinamento, produzione di energia da fonti rinnovabili, questi sono i grandi temi di cui oggi si discute per trovare una soluzione al problema del cambiamento climatico in atto.
Uno dei punti focali è la dismissione graduale ma anche più veloce possibile degli impianti di produzione di energia elettrica da combustibili fossili per avviare quella che viene chiamata transizione energetica.
Purtroppo però la tendenza è sempre quella di aspettare che “gli altri” facciano qualcosa, che governi, istituzioni e grandi aziende muovano i primi passi, quando in realtà sarebbe già importante che ognuno di noi compia piccoli gesti quotidiani per incentivare il risparmio energetico.
Inoltre, sarebbe molto interessante e utile inserire nei progetti di ristrutturazione degli edifici degli impianti per la produzione in proprio di energia rinnovabile, come il fotovoltaico ed il micro eolico.
L’energia eolica domestica
Una delle fonti di energia rinnovabile che più ha fatto strada negli ultimi anni è proprio l’energia eolica, utilizzabile soprattutto in zone ventose o con brezza continua, come le coste della nostra penisola.
Con un impianto micro eolico domestico si riesce quindi a produrre energia tramite un generatore di corrente elettrica collegato ad turbina messa in moto dalla forza del vento, e nel caso la produzione sia in eccesso al fabbisogno viene immagazzinata in appositi accumulatori.
Nonostante il nostro immaginario si rifaccia sempre ai grandi impianti eolici che troviamo ad esempio in Sicilia, dobbiamo sapere che esistono anche piccoli impianti adatti alle zone residenziali, alcuni dei quali con un design molto accattivante ed elegante, ed è il caso degli impianti di micro eolico verticale di Enessere, con pale eoliche in fibra di carbonio o addirittura rivestite in legno per un tocco più “natural”.
Per chiarezza bisogna anche dire che esistono due tipologie di piccoli impianti eolici:
- micro eolico
- mini eolico
La differenza sostanziale sta nell’energia prodotta, in quanto il micro eolico ha un range di produzione sotto ai 20 KW, mentre il mini eolico ha una produzione potenziale che va dai 20 ai 200 KW.
Un altro elemento differenziante esistente nell’eolico domestico è l’asse di rotazione delle pale, per cui esistono impianti eolici orizzontali e impianti eolici verticali, cioè con l’asse verticale al terreno, e questi ultimi sono più adatti al contesto urbano soprattutto per la caratteristica di catturare il vento da qualsiasi direzione esso arrivi.
Per aiutare a capire se la zona è adatta può essere utile consultare l’atlante eolico italiano, dove si può vedere la ventosità media annuale.
Ristutturare casa e usare gli incentivi per l’eolico domestico
Con il DECRETO FER 1 del 2019 ed il quasi approvato DECRETO FER 2 2021 il governo ha voluto dare un incentivo all’uso delle energie rinnovabili, ed in particolar modo per l’eolico ci riferiamo al primo decreto, ad oggi probabilmente ulteriormente prorogato.
Il DECRETO FER 1 suddivide le categorie di impianti in 4 differenti tipologie, in sintesi:
- Impianti eolici on shore (su terra ferma) nuovi
- Impianti fotovoltaici nuovi
- Impianti idroelettrici nuovi
- Una delle tre tipologie elencate ma in ristrutturazione o rifacimento
In generale il decreto ha un meccanismo di incentivazione differenziato in base al tipo di fonte rinnovabile utilizzata e alla dimensione dell’impianto costruito, e per accedere agli incentivi esistono due modalità:
- Iscrizione ai Registri
- Procedure d’Asta
Nel primo caso è per impianti eolici con potenza inferiore ad 1MW, mentre le Procedure d’Asta sono per impianti con potenza superiore o uguale ad 1 MW, ed in entrambe le casistiche ci sono requisiti e scadenze da rispettare, per cui vi invitiamo a leggere direttamente sul sito del GSE (Gestore dei Servizi Energetici) i requisiti per accedere agli incentivi.
In ogni caso, per restare aggiornati sugli incentivi per le energie rinnovabili vi consigliamo di monitorare la pagina del Ministero dello sviluppo economico (https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/energia/)