Ristrutturare il bagno di un hotel non è semplice come rifare il bagno di casa, in quanto lo stesso deve riprendere lo stile della stanza cui è collegato, oltre richiamare alcuni elementi che lo riconducano al profilo complessivo della struttura ricettizia.
Come rifare il bagno di un hotel
Un bagno da ristrutturare all’interno di un hotel richiede precisione nello svolgimento delle opere e accuratezza nella ricerca dei materiali da utilizzare.
In fase di programmazione dei lavori di ristrutturazione è necessario tenere conto delle dimensioni dell’ambiente, della situazione preesistente e degli eventuali impianti idrosanitari ed elettrici già installati.
Ma non è tutto.
Prima di procedere alla realizzazione del bagno occorre esaminare l’intera struttura onde evitare errori di stile che possano portare alla nascita di un bagno non in sintonia con la camera e l’intero hotel.
Se il bagno è da rifare, alcune idee possono essere carpite attraverso la consultazione di riviste d’arredamento e architettura, anche se la scelta ideale è sempre quella di affidarsi ad un professionista del campo, ovvero ad un architetto.
Ad ogni modo, se state cercando idee su come rifare il bagno, potete orientarvi partendo dalle necessità illustrate dai clienti, oppure dalla ricerca di quel progetto presente in altre strutture e che nella vostra non è mai stato realizzato.
Infatti, negli ultimi anni, risultano molto apprezzate le camere con mini spa all’intero, pertanto, il bagno può essere trasformato in un ambiente dedicato al relax, un sogno per chi è in fuga dalla routine ed è alla ricerca di una location che dia tranquillità, intimità e pace.
Lusso e sfarzo
I clienti che soggiornano negli hotel cercano il lusso, caratteristica che non tutti ritrovano nel bagno di casa, ma che pretendono dalla struttura in cui devono soggiornare.
Il bagno, indipendentemente dal numero di stelle, deve essere sempre progettato nei minimi dettagli per soddisfare le esigenze di tutti i clienti.
Vasca da bagno o doccia, sono queste le alternative che possono proporsi, ma i clienti prediligono le stanze dotate di entrambi i servizi.
Pertanto, se l’ambiente è ampio è consigliata l’installazione di una vasca da bagno free standing da collocare al centro della stanza, meglio se accessoriata di sistema idromassaggio.
Se l’ampiezza del locale lo consente, inoltre, è possibile installare in aggiunta alla vasca da bagno, o in alternativa a questa, una cabina doccia.
La cabina doccia, non deve essere un misero quadrato con box il plexiglass, ma una versione walk-in, in stile minimal privo di telaio.
Inoltre, all’interno della doccia andranno inserti degli accessori importanti, come un soffione di grandi dimensioni che possa portare un getto d’acqua potente.
Oltre agli accessori, risultano importanti anche i materiali con cui il bagno viene rivestito.
Attualmente i materiali più pregiati utilizzati nella realizzazione di bagni in hotel di lusso sono il legno (teak) e il marmo. Ovviamente possono impiegarsi anche dei materiali più economici come il gres e il laminato HPL, ma il risultato non sarà comparabile con i primi.
Un altro elemento ampliamente utilizzato negli alberghi e piuttosto apprezzato dai clienti è lo specchio, meglio se di grandissime dimensioni, che possa ricoprire un’ampia parte di parete e che sia dotato di luci led da accendere all’occorrenza.
Chi soggiorna in un hotel solitamente lo fa per motivi lavorativi o turistici: in entrambi i casi le persone portano con sé un abbigliamento che non usano abitualmente, pertanto, hanno la necessità di potersi specchiare nella loro interezza e potersi esaminare nel dettaglio, prima di uscire dalla stanza.
Quindi, semaforo verde ai riflessi realizzati mediante l’applicazione di specchi di grandi dimensioni, soprattutto, se nella stanza non vi è il giusto apporto di luce naturale.
Il punto di vista dei clienti
Il punto di vista dei clienti è un tema piuttosto importante in quanto sono gli stessi che attraverso le recensioni e il passaparola possono influenzare il giudizio altrui.
Alcuni studi statistici attestano che il bagno risulta essere la prima cosa che una persona guarda quando viene accompagnato nella stanza prenotata.
Pertanto, questo ambiente merita particolare importanza, anche perché gli attuali metodi di pubblicità permettono di analizzare gli spazi dell’hotel ancor prima di soggiornarvi.
Il marmo
Il marmo oltre ad essere un materiale di lusso, non passa mai di moda.
Nella maggior parte degli alberghi, questa pietra naturale viene impiegata per la realizzazione dei bagni in quanto dona eleganza, raffinatezza e prestigio non solo alla stanza ma all’intera struttura.
Il marmo può essere impiegato non solo per i pavimenti e i rivestimenti ma anche per l’esecuzione di piani su cui collocare i lavabi e nelle docce progettate su misura.
Il marmo è sinonimo di eleganza e tradizione, ma per far sì che questo risultato possa mantenersi nel tempo è necessario utilizzare accortezza e delicatezza durante le fasi di pulizia in quanto, con i detergenti non idonei potrebbe opacizzarsi.
Dato che il marmo è una pietra naturale tende ad assorbire i liquidi e a macchiarsi ed è per questo motivo che risulta essere sensibile a detergenti aggressivi.
Un detersivo non idoneo, pertanto, potrebbe rendere il marmo opaco o, nella peggiore, delle ipotesi, corroderne lo strato superficiale.
Ad ogni modo, anche il calpestio o il trascinamento può consumare e di conseguenza opacizzare il marmo, pertanto, con una maggiore attenzione e diligenza possono tranquillamente prevenirsi detti disagi.
Nel caso in cui si incorresse in tale problematica vi sono alcune soluzioni che rispondono all’ interrogativo su come lucidare il marmo opaco.
Se il marmo risulta particolarmente rovinato può essere fatto rilevigare e lucidare.
Tale trattamento consente di mantenere il marmo lucido per un tempo variabile, a seconda di determinati fattori, quali la tipologia di pietra che è stata utilizzata, l’usura, la finitura superficiale che è stata applicata, il tipo di manutenzione che viene eseguita e il luogo in cui si trova.
La tipologia di pietra naturale che viene impiegata è l’elemento principale che determina l’opacizzazione del marmo, in quanto solo materiali di buona qualità garantiscono che lo stesso possa dare i risultati sperati.
Se la qualità della pietra che si va a scegliere non è delle migliori, allora si consiglia di far apporre sulla stessa una finitura superficiale di protezione che ne preservi l’usura nel tempo, soprattutto nel caso in cui la stessa è sottoposta ad un elevato calpestio.
In conclusione, per ripristinare un marmo opacizzato si può ricorrere ad un intervento di levigatura e successiva applicazione di finitura superficiale più resistente.
Altro fattore che conduce il marmo alla opacità è l’errata manutenzione quotidiana attraverso l’utilizzo di detergenti non idonei, motivo per il quale si suggerisce di applicare sul marmo un trattamento protettivo, oltre ad utilizzare detersivi specifici che non vadano a ledere la pietra.