Dedicandosi ai lavori di fai da te o di edilizia, è importante conoscere la natura dei materiali che vengono utilizzati in questi settori. Soltanto in questo modo si riesce a scegliere quali materiali sono più adeguati alle proprie realizzazioni. Fra i materiali più utilizzati c’è il gesso, che può essere usato sia nelle costruzioni che nei lavori di rifinitura. Ma quali sono le caratteristiche di questo materiale? Come viene lavorato per poter essere poi utilizzato nelle realizzazioni più comuni? Scopriamone di più sull’argomento, cercando di rispondere a queste domande.
Da dove proviene il gesso
Il gesso, come quei materiali che si possono trovare su Ambiente Colore, è un minerale che proviene da una roccia di tipo sedimentario. Questo tipo di roccia è formato da questo minerale, che si presenta sotto forma di solfato di calcio biidrato. Inoltre la roccia è formata anche da piccole quantità di argilla.
La sua formazione deriva in seguito all’evaporazione di alcuni sali marini, come per esempio la calcite, l’aragonite e la salgemma. Dalla roccia sedimentaria di cui stiamo parlando viene estratto appunto il gesso, un materiale polveroso che ha un colore che va dal bianco al grigio.
È un materiale dalle caratteristiche di grande lavorabilità e che quindi si presta molto bene ad essere utilizzato per le rifiniture e per creare decorazioni.
Le applicazioni e gli utilizzi del gesso
Sono molti gli ambiti in cui l’uomo utilizza il gesso. Infatti, proprio per le sue caratteristiche fisiche e chimiche, come abbiamo già specificato, questo materiale si presta a numerosi utilizzi, visto che è molto facilmente lavorabile.
Nel campo dell’edilizia, per esempio, viene molto usato per la produzione di stucchi e quindi applicato per tutti i tipi di rifiniture, specialmente quando si tratta di pareti lisce, e per abbellire muri e soffitti.
Non dobbiamo trascurare da questo punto di vista che il gesso è un materiale molto lavorabile, ma che può avere una grande resa estetica. Inoltre si presta molto bene a durare nel corso del tempo, perché è piuttosto resistente.
Ci sono molti altri ambiti in cui però il gesso viene utilizzato. Basti pensare alla scuola, per scrivere sulle tradizionali lavagne. In questo caso si utilizzano gessetti di piccole dimensioni, che sono composti da polvere di gesso pressata. Si tratta di gessetti che in genere sono bianchi, ma possono presentarsi anche in forma colorata con l’aggiunta di pigmenti.
Anche nello sport viene molto utilizzato il gesso, come nella ginnastica artistica, nel tiro alla fune, nel sollevamento pesi, per prevenire effetti di scivolamento.
Come avviene la lavorazione
Il gesso viene spesso lavorato attraverso la mescolazione con l’acqua. Non esiste una regola generale che definisce la proporzione esatta tra acqua e gesso. Per esempio si può provare tenendo in mente che a 100 millilitri di acqua dovrebbero corrispondere 150 grammi di polvere di gesso.
Se si dispone di un gesso in blocco, si deve procedere prima alla polverizzazione dello stesso. Il gesso si può sbriciolare facilmente, ma bisogna fare attenzione ai grumi che si potrebbero formare. Quindi è meglio utilizzare un recipiente in modo che il materiale possa essere bene amalgamato.
È importante procedere nel versare nel recipiente, anche per favorire la tenuta del materiale, dell’acqua tiepida. Utilizzando la cazzuola, si devono mescolare tutti gli ingredienti, fino a formare un impasto omogeneo. Bisogna mescolare, per favorire lo sciogliersi dei materiali, con un movimento circolare, che sia continuo.
Per sciogliere eventuali grumi che si sono formati durante l’opera di mescolamento, si può agire applicando una leggera pressione, sempre continuando a mescolare. Prima di utilizzare il composto di gesso occorrerebbe farlo riposare per qualche minuto, in modo da renderlo ancora più consistente e più facile da applicare.