Olio di palma tra rischio deforestazione ed esigenze dell'industria alimentare
di Redazione
07/06/2017
Le associazioni ambientaliste, pur tuttavia, denunciano il fatto che gli standard imposti dalla RSPO non sono poi così stringenti, con la conseguenza che alcuni big del settore alimentare, anche italiani, hanno volontariamente adottato delle misure aggiuntive sull'olio di palma. Trattasi, nello specifico, della cosiddetta Palm Oil Charter con la quale viene evidenziato e dimostrato come l'olio di palma utilizzato per la produzione industriale di dolci, merendine e creme spalmabili, non sia proveniente da deforestazioni.
Sulla RSPO c'è anche da dire che l'organizzazione è nata nel 2004, e che nel tempo non è stato sinora facile andare a coinvolgere tutti i produttori di dolciumi e di prodotti da forno che vogliono realmente promuovere la crescita e l'utilizzo di prodotti di olio di palma sostenibile attraverso l'adozione di standard che siano credibili.
Non a caso sull'RSPO la posizione delle associazioni ambientaliste non è univoca in quanto, a loro parere, all'interno della Roundtable on Sustainable Palm Oil ci sono aderenti che in effetti rispettano gli standard, mentre molte altri ancora devono trasformare le parole in fatti e, di conseguenza, hanno molta strada da fare nel contribuire a ridurre il rischio di deforestazione. Annualmente, anche per un eventuale aggiornamento degli standard, gli aderenti alla RSPO programmano degli incontri che sono detti Round Table Meeting.
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