L’olio di palma è un olio vegetale noto per il suo utilizzo nell’industria dolciaria e nella commercializzazione di prodotti da forno. Negli ultimi anni sull’olio di palma non sono mancate le polemiche riguardo ai possibili rischi per la salute, ma anche all’impatto ambientale.
La coltivazione industriale della palma da olio genera deforestazione in molte aree del mondo a partire da Paesi del Sud Est asiatico come la Malesia e l’Indonesia, e passando per il Sud America considerando che la coltivazione si sta diffondendo pure in Brasile ed in Colombia, ed anche in alcuni Paesi dell’Asia come l’Uganda e la Liberia.
Di conseguenza, da parte degli ambientalisti, da tempo è partita una vera e propria crociata contro l’olio di palma che a sua volta viene contrastata dalla RSPO, la Roundtable on Sustainable Palm Oil, ovverosia la Tavola rotonda per l’olio di palma sostenibile. I principali produttori di dolciumi e di prodotti da forno del mondo, infatti, aderiscono agli standard ed alle certificazioni previste dalla RSPO rivendicando in questo modo il fatto che la produzione di olio di palma avviene non solo preservando la biodiversità, ma anche riducendo i rischi di deforestazione e rispettando quelli che sono i diritti fondamentali di tutti gli attori in gioco, dalle condizioni di vita dei lavoratori delle piantagioni di palma da olio alle popolazioni indigene, e passando per i piccoli agricoltori.
Le associazioni ambientaliste, pur tuttavia, denunciano il fatto che gli standard imposti dalla RSPO non sono poi così stringenti, con la conseguenza che alcuni big del settore alimentare, anche italiani, hanno volontariamente adottato delle misure aggiuntive sull’olio di palma. Trattasi, nello specifico, della cosiddetta Palm Oil Charter con la quale viene evidenziato e dimostrato come l’olio di palma utilizzato per la produzione industriale di dolci, merendine e creme spalmabili, non sia proveniente da deforestazioni.
Sulla RSPO c’è anche da dire che l’organizzazione è nata nel 2004, e che nel tempo non è stato sinora facile andare a coinvolgere tutti i produttori di dolciumi e di prodotti da forno che vogliono realmente promuovere la crescita e l’utilizzo di prodotti di olio di palma sostenibile attraverso l’adozione di standard che siano credibili.
Non a caso sull’RSPO la posizione delle associazioni ambientaliste non è univoca in quanto, a loro parere, all’interno della Roundtable on Sustainable Palm Oil ci sono aderenti che in effetti rispettano gli standard, mentre molte altri ancora devono trasformare le parole in fatti e, di conseguenza, hanno molta strada da fare nel contribuire a ridurre il rischio di deforestazione. Annualmente, anche per un eventuale aggiornamento degli standard, gli aderenti alla RSPO programmano degli incontri che sono detti Round Table Meeting.