Da diversi anni a questa parte, parlare di sostenibilità significa chiamare in causa un aspetto che investe diversi ambiti della quotidianità delle persone e delle aziende (l’attenzione all’ambiente è considerata un driver cruciale per l’immagine). Tra questi, è possibile citare anche la ristorazione e, in generale, l’utilizzo di suppellettili da cucina. Non è un caso che siano sempre più popolari gli ecopiatti.
In un mondo che viaggia sempre di più verso il plastic free, sono diversi i progetti degni di nota che hanno permesso di mettere in commercio piatti dal basso impatto ambientale. Nelle prossime righe, ne abbiamo elencati alcuni.
Il progetto di Life Pack
Quando si parla di progetti legati alla creazione di piatti eco, è impossibile non chiamare in causa quello messo a punto dall’azienda colombiana Life Pack. Questa start up colombiana, che si occupa della realizzazione di stoviglie sostenibili, ha un prodotto di punta noto con il nome di Papelyco. Di cosa si tratta di preciso? Di stoviglie il cui impatto sostenibile si concretizza nella possibilità di piantarle.
Questi straordinari piatti eco sono realizzati con l’utilizzo di bucce di banana e semi di mais, tra i principali sottoprodotti dei rifiuti agricoli. Come appena ricordato, il vantaggio del loro utilizzo è duplice: da un lato, si impiega nella propria cucina – o in quella del proprio ristorante – una gamma di stoviglie biodegradabili. Dall’altro, invece, si ha modo di fare qualcosa di ancora più concreto per la terra, rendendola terreno per la crescita di una nuova pianta.
Biotrem e i piatti di crusca
Come sopra evidenziato, i progetti relativi alla creazione di piatti ecologici sono tantissimi in tutto il mondo. In questo novero, è possibile citare anche i piatti di crusca, creati e messi in commercio dall’azienda polacca Biotrem.
Questo caso è molto interessante: si parla infatti di una realtà che, ormai dagli anni ‘90, produce stoviglie biodegradabili. Il loro lavoro si può definire, a ragione, pionieristico. Vent’anni fa e oltre, infatti, si parlava molto di meno di vita plastic free e di un approccio sostenibile come punto di riferimento quotidiano tra le mura di casa.
I vantaggi di questi piatti non riguardano solamente il loro basso impatto ambientale. Quando li si nomina, non bisogna infatti dimenticare che si ha a che fare con piatti adatti sia ad alimenti caldi, sia a cibi freddi. Inoltre, ricordiamo che è possibile utilizzarli anche nel microonde.
Bio Plant, i piatti ricavati dalle foglie di banana
I piatti ecologici sono un regalo per la natura e prendono tanta ispirazione da essa. Punto di riferimento importantissimo a tal proposito è il progetto di Bio Plant, una realtà brasiliana che sta facendo parlare di sé negli ultimi anni.
In questo frangente, abbiamo a che fare con piatti realizzati a partire da foglie della pianta di banano. Alla base del lavoro di quest’azienda, c’è l’idea di un gruppo di giovani peruviani che hanno avuto la possibilità di dare concretezza ai propri progetti grazie al finanziamento Bio Challenge, un progetto molto importante, in quanto focalizzato sul finanziamento di idee aventi come obiettivo la valorizzazione della biodiversità del Paese andino.
In questo frangente, siamo davanti a un’idea responsabile non solo dal punto di vista ambientale, ma anche per quanto riguarda l’impatto sociale. Come specificato nel corso di diverse interviste dai professionisti che gestiscono il progetto, la filiera prende in considerazione i piccoli produttori dell’area amazzonica del Perù, che vengono adeguatamente remunerati per il loro lavoro.
Interessante è fare un cenno anche ai macchinari, che comprendono una pressa, una fustellatrice e una spalmatrice. Grazie al loro lavoro, si prevede la produzione complessiva di circa 50 mila piatti ogni mese.