Oggi parliamo di Impossible Foods, un’azienda americana (californiana per la precisione) che ha deciso di investire nella produzione di proteine sostenibili e mira a rivoluzionare il mercato degli hamburger. Negli ultimi anni molti studi hanno accertato che vi sono rischi ambientali legati alla produzione della carne ma, quando se ne parla, ecco che i carnivori storcono il naso, convinti che sia solo un complotto di vegani e vegetariani. Eppure basterebbe pensare che oltre ad uccidere milioni di animali, viene utilizzata una quantità non indifferente di acqua ed energia. Il dipartimento dell’agricoltura degli States ha annunciato che nei prossimi anni aumenterà sensibilmente il consumo di carne bovina e suina. Ed è in questo contesto che provano a farsi spazio nel proteine sostenibili di Impossible Foods.
Parlare di hamburger senza carne è come parlare di carbonara senza guanciale ma scopriamo meglio cosa c’è dietro questa rivoluzione alimentare. Produrre gli ingredienti alla base degli hamburger senza carne non è economico e Impossible Foods ha già affrontato i primi problemi a causa della leghemoglobina. Insieme a proteine di patate, frumento, olio di cocco, yogurt di yam, zucchero, xantano, aminoacidi c’è la proteina derivata dalla soia considerata la più importante per conferire l’aspetto del classico hamburger (e anche il sapore). La leghemoglobina è stata scoperta da Patrick Brown, docente di biochimica di Stanford, che ha inserito il DNA della proteina in un lievito, ha atteso il tempo di fermentazione e poi l’ha estratta.
Impossible Foods: la catena di fast food dove si servono solo Bareburger
Gli hamburger senza carne di Impossibile Foods hanno davvero lo stesso sapore di quelli comuni. Chi ha addentato il Bareburger sostiene che ci sono pochissime differenze pur essendo vegetariano. Convincere i carnivori sarà la vera sfida anche se il burger al momento è poco sostenibile dal punto di vista economico visto che viene venduto ad un prezzo di 13,95 dollari. Intanto in Oakland è stato aperto un grande stabilimento dove verranno prodotte proteine sostenibili. Un’area sarà adibita alla coltivazione delle specie di piante dalle quali saranno estratte le sostanze necessarie per gli Impossible Foods, in questo modo avere le materie prime non sarà più un problema. L’azienda è impegnata in nuovi studi per la produzione di altre proteine sostenibili simili a quelle del pollo e del pesce. Un passo in avanti verso la riduzione dell’impatto ambientale e verso un’alimentazione sana e consapevole.